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martedì 17 luglio 2007

Biografia APP - Pt. 1


Alan Parsons ed Eric Woolfson si incontrarono per la prima volta presso gli Abbey Road Studios nei primi anni '70 durante una delle tante produzioni di Parsons e poco dopo Eric sarebbe divenuto il suo manager. I rapporti tra Alan ed Eric andavano facendosi sempre più stretti e prolifici e Woolfson propose a Parsons la realizzazione di un progetto che da tempo aveva in mente: fare un album ispirato alle opere dello scrittore Edgar Allan Poe, di cui Eric era un grande appassionato. Woolfson, infatti, non credeva di avere la credibilità necessaria né come produttore né come scrittore per portare a termine da solo un tale album e vedeva in Parsons la giusta persona con la quale poter sviluppare il suo progetto.


Era il 1976 quando il sodalizio Woolfson-Parsons diede al mercato il primo album de The Alan Parsons Project, "Tales Of Mystery And Imagination. Edgar Allan Poe". L'album uscì per l'etichetta 20th Century Records ed alla realizzazione presero parte soprattutto artisti d'eccezione che in quegli anni erano stati prodotti da Parsons, come le band Pilot e Ambrosia al completo, John Miles, Arthur Brown ed altri ancora. Il ruolo di Parsons nella realizzazione dell'album fu di scrittore assieme a Woolfson, di produttore e ingegnere del suono, oltre a fare alcuni interventi con chitarre, tastiere e voce. Wolfson, invece, fu anche produttore esecutivo e tastierista. In qualità di arrangiatore orchestrale venne chiamato Andrew Powell che già aveva mostrato le proprie alte qualità lavorando con artisti come Karlheinz Stockhausen, Gyorgi Ligeti, Boulez, Stomu Yamashta, The Hollies, Donovan, Leo Sayer, Al Stewart ed i Cockney Rebel. E Powell firmò anche, assieme a Woolfson e Parsons, la lunga suite "The Fall Of The House Of Usher" che occupa gran parte del secondo lato dell'album.
L'album ottenne immediatamente un buon successo sia commerciale sia di critica e così Eric e Alan, oltre ogni più rosea aspettativa, furono spinti ad andare avanti coi loro progetti. In realtà The Alan Parsons Project non era stato pensato realisticamente come il nome di una vera band, bensì come l'identificazione artistica dei musicisti riuniti per quell'album. Per Parsons e Woolfson, infatti, il progetto non avrebbe avuto seguito e l'album avrebbe dovuto soltanto riportare il titolo, ma la casa discografica impose che fosse anche scritto un nome che identificasse l'artista e così, essendo quello di Alan il nome più noto, venne fuori The Alan Parsons Project.



Tratto interamente dal Parsons Day

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